Sagra del Mare Flegrea @Acquamorta

Sagra del Mare

26, come il numero delle edizioni della Sagra del Mare Flegrea organizzata sin dal 1986.

20, che per la “Smorfia” è la festa, ma che moltiplicato per mille è anche una stima delle presenze per le 4 serate ufficiali.

E poi 40, come i quintali di cozze consumati dagli avventori.

 

Terno secco sulla ruota di Monte di Procida per l’associazione Vivi l’Estate, promotrice ed organizzatrice di una Sagra il cui successo è ormai riconosciuto in tutta la regione. Quattro serate dicevamo, dal 7 al 10 agosto, più un’anteprima fuori cartellone il 6, dedicata esclusivamente al paese, ed un risultato complessivo che ancora una volta ha superato le aspettative. 

"La nostra è un’organizzazione ormai collaudata negli anni – dice il presidente dell’associazione Tullio Russo – ma resta complessa, impegnativa. Anche perché ogni anno proviamo ad apportare delle innovazioni, a perfezionarla. Quest’anno ad esempio siamo finalmente riusciti ad aprirci alle vie del mare, abbiamo avuto tanti visitatori provenienti da Ischia e Procida, senza contare il Sagrapass, che dava la possibilità a chiunque di saltare la fila alla cassa acquistando piatti e menù online. Volendo, era possibile anche prenotare direttamente dal cellulare".

Il meccanismo principale, che fa muovere la sagra, resta invece sempre lo stesso, e fonda sul volontariato dei soci e dei giovani coinvolti nell’Estate Montese, e sulla visibilità che attira giù ad Acquamorta tanti operatori del settore, pronti a mettersi in gioco preparando primi e dolci. “L’associazione e tutte quelle che sono le sue attività sviluppate nel corso dell’anno vivono si mantengono quasi esclusivamente sui proventi di questa Sagra, e questo responsabilizza tutti, dai soci ai ragazzi – continua Russo-. Ognuno dà il proprio contributo in maniera volontaria. E non finirò mai di ringraziare tutti per l’entusiasmo con cui partecipano. Per quel che riguarda i ristoranti invece, chi comprende l’importanza e la visibilità di questo evento accetta la sfida con passione e dedizione. Ed ottiene un’ottima pubblicità. Noi ci mettiamo la pasta, loro la elaborano e la condiscono. E la cucinano. Quest’anno tra cuochi e pasticceri si sono alternati ai nostri stand 16 operatori del settore”.

Una formula di successo, che inizia a fare proseliti. Anche l’area flegrea comincia a scoprire l’importanza turistica delle sagre enogastronomiche e quest’anno ce ne sono state altre sul territorio. “Noi abbiamo spesso preso spunto da ciò che accade in Puglia, dove in estate è possibile trovare sagre diverse in paesi diversi ogni sera. E dunque siamo stati ben felici di mettere a disposizione la nostra esperienza di chiunque ce l’abbia chiesta – conclude il presidente. E continueremo a farlo. L’importante è organizzare bene il calendario”.