"Pace e bene" significa solidarietà: la mensa di S.Gennaro compie 30 anni

Frà Cicero Dias Sampaio

 
In principio fu Padre Camillo Martone, sua la volontà, ferma e decisa, di istituire a San Gennaro una mensa che potesse accogliere gli indigenti e i derelitti. Era il maggio del 1985, esattamente 30 anni dopo la "mensa dei poveri" è ancora lì, un avamposto di carità e misericordia per un territorio sempre più vasto e per un'utenza sempre più eterogenea. E già perchè nel frattempo è cambiata Pozzuoli, sono cambiati i flussi migratori, è cambiato il mondo intero. E' cambiato anche il responsabile superiore del Convento: Fra' Cicero Dias Sampaio, brasiliano, guida una nutrita truppa di volontari in una missione sempre più complessa, tesa a mettere in tavola dai 60 agli 80 pasti caldi al giorno sei giorni alla settimana.

Un'impresa vera e propria viste le difficoltà e i tempi che corrono: "prima era più semplice" - raccontano - "oggi la crisi ha inevitabilmente complicato le cose anche per noi". Sono circa 30 i volontari che si alternano in cucina e ai tavoli, in media 5 al giorno che collaborano con chef Omar, algerino trapiantato in Italia ormai da 23 anni. Altri quando possono aiutano con la spesa, altri ancora, come ad esempio degli americani di stanza alla base di Gricignano, si sono offerti di lavorare in giardino ma non mancano di arricchire la dispensa. Una vera e propria rete solidale, che mira a coinvolgere sempre più persone e che per farlo negli ultimi tempi è sbarcata anche su Facebook. "Aprite gli occhi e il cuore e pensate a chi lotta ogni giorno per un pezzo di pane" è scritto in una bacheca piena di foto che ritraggono l'atmosfera che regna in cucina ogni giorno. Un'atmosfera gioiosa perchè, come ripete una delle veterane della mensa, "i veri beneficiari di tutto questo siamo noi, questo volontariato non è un sacrificio e riempie il cuore". Una sensazione tangibile anche per noi di Zolfood che eravamo in visita, figuriamoci per gli ospiti della mensa: alcuni di loro fanno chilometri in autobus per arrivare fin qui, altri passano qui da anni e sono praticamente di casa. "Non è sempre e solo il pasto caldo ad attirarli qui" - ci dicono i volontari - "spesso è anche la solitudine. La mensa offre  l'opportunità di scambiare due parole con gli altri, in una dimensione più umana". Due parole, quattro, otto, in tante lingue diverse: il francese dei nordafricani, l'arabo, l'italiano. Un utenza multietnica, che prima di iniziare a mangiare recita in coro il Padre Nostro "perchè tutti ne hanno uno da pregare". Pace e bene.



Mensa dei Poveri di S.Gennaro
Via S.Gennaro alla Solfatara 8 Pozzuoli
081-5261114